Trullo Sovrano Famiglia Volpe

È un luogo nascosto su una delle cime della Murgia Suagna, termine che deriva da "sus et agnus", a designare sin dall'antichità i luoghi come zone di allevamento di maiali e pecore. Le stesse cime accolsero l'accampamento di Annibale dopo la battaglia di Canne. In pochi lo sanno. Il trullo fu realizzato alla fine dell'Ottocento dall'agrimensore Pasquale Volpe di Grumo Appula. Aveva la terza elementare ma la mente era "matematica", con una particolare propensione al senso di orientamento e alla capacità di organizzazione. Pasquale aveva anche uno spiccato senso estetico. Decise di lasciare, poco distante dal trullo, una quercia Roverella antica di tre secoli, albero altero, maestoso, la cui ombra avrebbe protetto la mula dei carriaggi agricoli, oltre le persone; ma albero meraviglioso, che avrebbe anche ristorato la vista, quando quest'ultima decide di affacciarsi dal cuore sul mondo per consolarsi della dura fatica del contadino e della tristezza delle condizioni esistenziali e familiari del tempo in cui visse. La quercia, quindi, è assolutamente inseparabile dal trullo poco distante.

Altro particolare da considerare è la risposta che diede ai suoi compaesani quando gli dissero che lui, agrimensore ufficiale, si sarebbe scelto certamente il lotto più bello, uno di quelli a valle, adiacente alla strada. Per comodità. No, lui disse di "no", e chiese che tutti scegliessero prima di lui, ma a una condizione: di non prendersi il lotto sulla sommità della collina dove si trovava la quercia secolare, il lotto più scomodo da raggiungere, vista la stretta strada carrettiera e con forte pendenza da superare; ma di certo, il lotto meglio esposto ai venti, per arieggiare piante e cuore; e il punto con la vista panoramica più bella, che permette ancora oggi - e in un colpo solo - di traguardare con lo sguardo dalla Foresta di Mercadante fino a Bari e oltre, seguendo la linea di costa verso Nord.

Si, la terra che ci appartiene contiene milioni di racconti. Cercateli ancora. Soffermarsi su di essi con la mente aiuta a "vedere" ciò che è indispensabile sapere per capire chi siamo.